Se dovete scegliere un coltello per necessità personali o per affrontare un’avventura in ambienti ostili, è bene conoscere i tipi di materiali utilizzati nei coltelli militari. Su questa base, potrete poi prendere la decisione migliore in base alle vostre esigenze.
La lama
Senza alcun dubbio, è la lama a giocare un ruolo determinante nella scelta di un’arma. Lunghezza, larghezza e capacità tagliente sono le caratteristiche principali dei coltelli militari di cui tenere conto quando è necessario acquistarne uno.
Praticamente la totalità dei coltelli ha una lama di acciaio. Ecco le tipologie
Acciaio
L’acciaio è una lega i cui elementi principali sono ferro e carbonio. Questo però non deve superare la percentuale del 2,06 per cento, oppure cambiano le proprietà e il materiale diventa ghisa.
Per coltelli e utensili vari sono utilizzati acciai legati, leghe in cui sono presenti anche altri elementi che migliorano le caratteristiche chimiche e fisiche del materiale. Tra questi rientrano gli acciai al cromo, utilizzati per cuscinetti e trapani, e gli acciai semi inossidabili, che non hanno una percentuale di cromo sufficiente per essere considerati inossidabili. Alcuni coltelli sono fatti con questi acciai, ma non sono la scelta migliore per coltelli militari.
Acciaio martensitico
E’ una lega di ferro, carbonio e cromo, cui sono aggiunti elementi come nickel, vanadio, tungsteno, molibdeno. La loro fusione, tramite trattamento termico o tempra, permette di ottenere un acciaio di altissima qualità.
Acciaio inossidabile
Per ottenere questa definizione, l’acciaio deve avere un contenuto di cromo in percentuale non inferiore al 10,5 per cento. E’ un materiale molto usato per le lame dei coltelli. E’ di facile manutenzione e resiste bene alla corrosione, però non è attaccabile dalla ruggine.
Le categorie sono moltissime, non tutte adatte ai coltelli militari. La serie 300, per esempio, è usata principalmente nei coltelli da immersione. La serie 400 resiste alla corrosione ed è facile da affilare.
La serie 420 contiene carbonio in percentuali che vanno dallo 0,15 al 40 per cento a seconda della tipologia. Sono usati per coltelli di tipo economico, o in quelli utilizzati da chi pratica immersioni.
Acciaio inossidabile ad alto contenuto di cromo/vanadio
Per i coltelli militari, il materiale deve essere di alta qualità; un’ottima scelta è proprio l’acciaio inossidabile ad alto contenuto di carbonio. I livelli di cromo arrivano fino al 18 o addirittura 20 per cento, ed il materiale diventa così resistente alla corrosione. Inoltre, è presente anche una percentuale di vanadio, che va dal 3 al 4 per cento; la lama sarà altamente resistente all’azione abrasiva dovuta all’uso.
Una delle varietà migliori è la VG10; non c’è da stupirsi, quindi, che i coltelli fatto in questo materiale saranno anche i più costosi.
Super acciai inossidabili
Questa categoria raggruppa acciai con un’altissima resistenza alla corrosione; sono materiali austenitici (contengono oltre l’8 per cento di nichel) e amagnetici (privo di magnetismo). La percentuale di cromo contenuta va dal 26 al 42 per cento, il nichel dal 10 al 22 per cento. Gli altri elementi (tantalio, titanio, niobio, silicio di alluminio, rame, vanadio, singolarmente o in combinazione fra loro) dall’1,5 al 10 per cento.
Sono l’ideale per i coltelli da usare in contesti aggressivi e fortemente corrosivi, come le foreste tropicali con elevata umidità, l’acqua salate o le paludi.
Manico e fodero
Per il manico, il materiale migliore e più spesso usato è il cuoio. Questo permette di impugnare il coltello comodamente, è morbido a contatto con la pelle e non scivoloso. Va però trattati con prodotti appositi, perché si mantenga integro nel tempo.
Molto spesso, anche il fodero è in cuoio. Però un’ottima scelta di materiale è il nylon; è resistente all’usura e praticamente non necessità di alcun tipo di manutenzione.