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Terapia marziale: Significato e linee guida

Significato

Terapia marziale: solo ad udirne il nome molti penseranno “cos’è, per caso qualcosa che viene da marte?” anche se potrà sembrare paradossale però, questa affermazione, non è del tutto sbagliata. Il significato corretto è: trattamento a base di ferro che, in passato, in alchimia era associato appunto al pianeta Marte, questo spiega da dove deriva questo particolare nome.

Ora che abbiamo spiegato perché si dice terapia marziale entreremo più nel dettaglio e vi forniremo maggiori informazioni a riguardo. Questo trattamento è assai utilizzato nei pazienti affetti da anemia per carenza di ferro, se avviene per via orale, unitamente alla vitamina C per migliorarne l’assorbimento (ad esempio un bicchiere di succo d’arancia) o da soggetti affetti da anemia sideropenia.

Linee guida

Questo articolo è stato scritto esclusivamente allo scopo di fornirvi delle linee guida basilari riguardo la terapia marziale, in maniera tale da non farvi cogliere impreparati in caso di necessità. Non siamo dunque dei medici specialisti competenti in materia ne tanto meno abbiamo la presunzione di sapervi dare formule o informazioni tecniche come il picco dei reticoli o la perioperatoria infusionale.

Come sopra anticipato, tale trattamento può essere effettuato per via orale ma, anche parenterale (endovenosa o intramuscolare). Le assunzioni di ferro per bocca sono generalmente a base di solfato, succinato, gluconato ferrosi o fumarato. Non è importante il sale ma la tollerabilità gastrointestinale del paziente al trattamento, che dev’essere adeguatamente prolungato. Esistono in commercio alcuni prodotti a rilascio ritardato e graduale che permettono un migliore assorbimento del ferro a livello di intestino tenue.

La somministrazione parenterale si attua esclusivamente se la carenza di ferro raggiunge livelli minimi, se il paziente non tollera il trattamento per via orale o se vi sono condizioni di mal assorbimento intestinale di tali preparati. La terapia marziale per via endovenosa a molte controindicazioni (reazioni di ipersensibilità) e va dunque attuata con molta prudenza.