Un successo mondiale, quello dei vini rosati, che cresce di anno in anno, e che vede nelle liste dei vini di tanti locali e ristoranti, gli accostamenti più arditi tra questi vini così amati e ricercati.
Ormai i vini rosé si abbinano agli aperitivi di pesce, alle serate mondane col finger food, a tavola con i primi piatti e persino i secondi di carne saporita (impensabili dopo anni di regno dei rossi più corposi).
Dietro questo successo, i consumatori in parte hanno decretato che il rosato è amabile al palato in ogni circostanza, ma anche il mercato ha decretato che l’offerta dei rosé doveva aumentare. Quando e come?
Non solo sommelier, le degustazioni di rosé per tutti
La Provenza francese è il motore da cui è partito tutto, una regione che ha puntato nel tempo sulla qualità dei propri vini rosati, e già da diversi anni ha incrementato la produzione, di almeno il 10%.
Oltre 7 milioni di ettolitri all’anno di vini rosati, a scapito dei vini rossi, solo in Francia, seguita poi dall’Italia, dagli Stati Uniti e dalla Spagna.
Se questi dati sono la normalità per gli esperti di vini, e il sapore dei rosati più raffinati lo è per chi ha frequentato un corso sommelier, molti consumatori medi, invece, di fronte ad una bottiglia di rosato non sanno ben orientarsi.
È bene sapere che in Italia sono ben rappresentate delle produzioni locali di rosati, senza che si debba ricorrere ai rosé provenzali, seppur ottimi. I nostri amanti della degustazione sono ben lieti di assaggiare questi vini che possono essere fermi, frizzanti e anche vini spumanti.
Sempre freschi, profumati, si fanno delizia del palato in molte occasioni, soprattutto disimpegnate, di bevuta.
Si tratta di vini facili, che anche coloro che non sono né intenditori né sommelier riescono ad apprezzare, non necessitano di corsi impegnativi per essere “capiti” e, oltretutto rappresentano un ottimo vino da approccio per chi vuole avvicinarsi al mondo della degustazione.
Rosati di Francia e d’Italia
Oltre al consumo interno di rosé, la AOC Françaises Rosés si sta votando all’esportazione da tempo, con un incremento di oltre il 20% nell’ultimo decennio. Bottiglie di rosé che sbarcano negli Stati Uniti, in particolare, si separano delle loro “sorelle” di vinificazione destinate anche al Regno Unito, al Belgio e in Germania.
L’aumento delle richiesta di vini rosati, però, ha aumentato i prezzi di alcuni rosé, tra cui quelli italiani, che rimangono produzioni limitate, minoranze nelle etichette nostrane.
Tra i migliori vini rosati italiani, ci sono vini veneti, abruzzesi, siciliani e pugliesi.
Il Veneto si fa capolista in qualità con gli spumanti rosati come il Bardolino Chiaretto DOC, ottimo con le zuppe di pesce, il Bagnoli Rosato DOC unico con salsicce e primi al radicchio.
In Abruzzo spiccano alcune tra le gemme dei rosati italiani di tradizione antica, come il Cerasuolo DOP, squisito in accostamento con pecorino fresco e salumi.
Il vino rosato siciliano più gustoso è forse l’Etna Rosato DOC di origine catanese, rosé ma intenso, spesso abbinato ai primi di pesce, come il Monreale Rosato DOC palermitano, perfetto con le zuppe marinare.
In Puglia si può gustare il Salice Salentino Rosato DOC, il Castel del Monte DOC, perfetti con piatti di pesce, carni bianche e minestre della cucina locale.
Il Pink Rose Festival a Cannes: il tripudio dei rosati
Tornando in terra francese, questa kermesse è dedicata a questi prodotti della vinificazione mondiale, e vede tra le fila dei suoi protagonisti il Consorzio dei vini di Provenza e tutti i produttori che ne fanno parte, pronti a ritagliarsi nel mondo un posto in prima fila per i loro vini rosé.
Il 31% della produzione mondiale di rosé è francese, e così anche gli assaggiatori prediletti, che oltralpe sono dei forti bevitori di rosati, da abbinare agli squisiti formaggi e alle carni bianche locali. Se tante buone bottiglie di rosati si aprono in Francia, accade però anche per i turisti, che da ogni parte del mondo gustano i vini di Provenza e la loro amabilità – squisite proposte soprattutto per chi visita la Costa Azzurra (circa 30 milioni di turisti all’anno!).