“La regia cinematografica è il perfetto rifugio per i mediocri. Ma quando un buon regista fa un cattivo film, l’universo intero sa chi ne è responsabile” (George Orson Welles)
George Orson Welles considerato uno tra i più versatili e innovativi artisti del Novecento in ambito teatrale, radiofonico e cinematografico, con questa citazione ci descrive quanto il lavoro del regista sia un lavoro difficile che vive in un settore articolato, dove spesso possono volerci anni per “sfondare”.
Innanzitutto è necessario essere disposti ad investire il proprio tempo ed essere dotati di una visione creativa che ci permetta di costruire qualcosa dal nulla.
Ma la dote creativa e la passione certo non bastano ed è fondamentale frequentare una scuola regia. Roma, già nominata dall’Unesco come “Città creativa del cinema”,è sicuramente il luogo per eccellenza dove poter studiare ed esercitare questo tipo di disciplina. Questa inoltre è una città magica e quasi surreale per l’enorme quantità di monumenti ed opere artistiche, èd è facile potervi trovare l’ispirazione e poter fare strada nel mondo della cinematografia.
Se cercate un’accademia di regia Roma dove studiare, eccovi accontentati. L’accademia di Cinema e Televisione Griffith è una delle migliori. Altresì primeggia ad oggi la scuola regia Roma Cineteatro, che tiene in particolar modo a garantire la giusta formazione a basso costo, fornendo allo stesso tempo agli allievi le migliori attrezzature di produzione.
Cos’è la regia?
La regia cinematografica è il lavoro mediante il quale dalla sceneggiatura si passa al film, ossia “dalla carta allo schermo”. È un lavoro che ha a che vedere con le scelte artistiche e visive della narrazione filmica, l’organizzazione e la durata delle inquadrature. Possiamo dividere la regia in più fasi:
- 1) La pre-produzione
- 2)La realizzazione del film
- 3)Lavoro sul set
- 4)La post-produzione
La pre-produzione è quella che in principio è solo un’idea di trama nella mente di una persona . Questa idea può essere sviluppata, in un certo senso, può essere definita come un romanzo. Tuttavia la sceneggiatura è una questione molto più schematica e pratica, serve come linea guida dei vari reparti come ripresa, scenografia, costumi, effetti speciali, produzione, recitazione, ecc. Spesso viene usata dal regista per quanto riguarda l’organizzazione dell’aspetto artistico e dal produttore per la pianificazione dell’aspetto economico del film.
La lavorazione di un film è la prima fase della regia che concerne la scelta della troupe e del casting adeguati e disponibili lavorare seguendo il calendario delle riprese.
La realizzazione del film si basa sulla sceneggiatura, il regista decide la tipologia d’inquadratura e il tipo di sonoro in presa diretta. Allo stesso modo è importante la durata delle sequenze, l’ambientazione, il modo in cui attori e comparse devono interagire tra loro e con il set, al fine di montare una storia che sia credibile e coerente affinché lo spettatore possa seguire con partecipazione la vicenda narrata dall’autore della sceneggiatura.
Sul set solitamente vi sono diverse prove di recitazione per gli attori, a partire dalla lettura a tavolino all’uso di controfigure secondo i diversi stili di regia. Vi sono infatti due tipo di regia, chi segue un’interpretazione rigorosa della sceneggiatura e chi invece è più improntato all’improvvisazione. Anche se per molti anni si è girato al buio, rimandando alla visione dei giornalieri la sera in sala di proiezione, la decisione finale su quale sia la migliore ripresa delle varie ripetizioni, oggi è più solito controllare con monitor e auricolari durante la ripresa.
La post-produzione è fondamentale poiché la regia stabilisce la colonna sonora enfatizzerà le scene scaturendo nello spettatore uno stato d’animo. L’abilità del regista sta infatti proprio nel riuscire a sopperire alla impossibilità delle semplici immagini di trasmettere pensieri e sensazioni che possono invece essere facilmente descritte con le parole.