Oggi vogliamo parlare del tanto amato ” caffè “, dove la coltivazione del caffè in molti Stati è un attività molto rilevante.
Alcuni studi ci dicono che diverse qualità di caffè tostate separatamente, in una torrefazione, ottengono un aroma più gradevole ed esistono vari modi per realizzare la bevanda che in Italia tutti amiamo, di seguito elenchiamo i più comuni e usati dalla popolazione.
Caffè lungo: un caffè lungo contiene più caffeina di quello normale anche se meno concentrato, si ottiene con macchine espresso facendo defluire più acqua del solito.
caffè corto: è un caffè molto ristretto, ha un contenuto di caffeina molto basso, e a volte bastano solamente qualche goccia di caffè.
caffè ristretto: il caffè ristretto è un espresso molto ridotto dal gusto deciso e cremoso, e come per il caffè corto ha un basso contenuto di caffeina.
cappuccino macchiato caldo: il cappuccino è un caffè lungo macchiato con crema di latte calda, servito in una tazza di ceramica o vetro.
cappuccino macchiato freddo: stessa cosa del cappuccino macchiato caldo, ma con la differenza che la crema di latte deve essere fredda o temperatura ambiente.
cappuccino schiumato: quando ordiniamo un cappuccino schiumato al bar, di solito vediamo che dopo aver versato il latte nel bricco, aprono la valvola del vapore per espellere la condensa, posizionano la punta appena al di sotto del latte, in questo modo si monta il latte creando una schiuma, facendo attenzione di muovere il bricco lentamente dal basso verso l’alto, solo cosi si formerà una schiuma cremosa.
caffè decaffeinato: il caffè decaffeinato è considerato tale solo quando contiene meno dello 0.1% di caffeina, ma è considerato uguale al caffè normale, è adatto a chi non vuole rinunciare al piacere di un buon aroma, ma è costretto o preferisce rinunciare alla caffeina.
caffè marocchino: tra le varianti del caffè espresso, quella più diffusa è quella del caffè marocchino, composto da tre strati, la prima base è caffè, si aggiunge poi cacao in polvere e per ultimo crema di latte.
caffè al ginseng: questo tipo di caffè non è altro che un tipo di caffè istantaneo, nella versione anche decaffeinato, estratto di ginseng con crema di latte. Bisogna solo prestare attenzione di non assumere quotidianamente dosi elevate di questi preparati di ginseng, perché si possono avere effetti collaterali. Il suo sapore è leggermente piccante all’inizio ma poi si assapora il dolce verso la fine. Studi affermano che in una tazzina di caffè al ginseng c’è meno caffeina in quanto non essendo una bevanda pura, c’è solo un mix di caffè e radice di ginseng.
caffè corretto: il caffè corretto, non è altro che caffè ” corretto ” cioè con l’aggiunta di un goccio di liquore, il nome deriva proprio dalla correzione gustativa del caffè, di certo non per migliorarne il gusto ma magari per abbinarlo con fine pasto come alcolico. Solitamente i liquori più usati sono, il brandy, il rhum e whisky, naturalmente l’elenco delle combinazioni e dei liquori sono infinite, questo dipende dagli appassionati del caffè corretto.
caffè d’orzo: il caffè d’orzo è una bevanda che si ottiene solitamente dall’orzo essiccato o tostato, ha proprietà antinfiammatorie e digestive ed è poco calorica. Il caffè d’orzo non contiene caffeina in quanto è un surrogato del caffè tradizionale ottenuto dall’infusione di orzo tostato e macinato. In commercio si trovano anche capsule di caffè d’orzo.
caffè shakerato: il caffè shakerato è una bevanda estiva, preparata con caffè espresso, liquore e cubetti di ghiaccio, si può arricchire anche con scaglie di cioccolato. Per quanto riguarda le calorie di questa bevanda, tutto dipende dalla quantità degli zuccheri. Se vogliamo gustarci un caffè shakerato in casa e siamo sprovvisti dello shaker, basta sostituirlo con un barattolo di vetro e agitarlo per qualche minuto. Anche per questa bevanda, ci sono delle accortezze, mai dimenticarle per assicurarci un risultato garantito.
latte macchiato: per la buona riuscita di un buon latte macchiato, si versa il latte caldo e la schiuma in un bicchiere alto e stretto, poi si versa l’espresso delicatamente per poi finire con l’aggiunta di cannella o cioccolato. Non superare mai la dose di circa 200 ml di latte ben caldo e schiumato. L’effetto visivo di questa bevanda è straordinario perché si notano tre strati ben divisi, una base è il latte caldo, poi c’è lo strato di caffè e una consistente crema di latte.
Curiosità sui differenti tipi di bevande al caffe
Il nome ” marocchino ” non ha nulla a che fare con il Marocco, ma è solo dovuto alla sua colorazione che è un marroncino.
Le accortezze da seguire per gustare al meglio un caffè corretto
Zucchero: non va mai zuccherato per non rovinare il gusto, ma se proprio non se ne può fare a meno si consiglia l’uso dello zuccherro di canna che è meno dolce ricordandosi di mescolarlo prima di aggiungere il liquore.
Temperatura Liquore: utilizzare sempre un liquore a temperatura ambiente, in questo modo si evita di alterare il gusto e abbassare la temperatura.
Da evitare: alcuni liquori sarebbero proprio da evitare, tipo quelli fruttati o aromatizzati al limone o arancio, in quanto renderebbero il caffè troppo acido, mentre alcuni liquori tipo il Gin o la Vodka lo renderebbero amaro.
Come fare un ottimo caffè shackerato
Il contenitore da usare per shackerare il caffè può essere uno shacker, un bicchiere o un barattolo ma ricordiamoci sempre di raffreddare mettendo in freezer per qualche minuto, in questo modo la schiuma sarà più consistente. Si consiglia vivamente l’uso dello zucchero liquido visto che si scioglierà più rapidamente nella bevanda mentre per servire questa bevanda si consiglia un bicchiere modello flute. È di buona regola consumare immediatamente il preparato per assaporare il suo aroma e la sua consistenza.
Come preparare un caffè, non solo al bar
Ci sono svariati modi per preparare un buon caffè al di fuori del bar, c’è chi per abitudine lo prepara con la moka, c’è chi invece preferisce usare la macchinetta del caffè che in commercio si trova in molti modelli.
Il caffè preparato con la moka ha un sapore più forte rispetto al classico espresso, ma è uno dei preferiti italiani proprio per il suo profumo. La sua preparazione consiste nel macinare il caffè in grani poco prima di mettere la moka sul fuoco, cosi facendo il caffè conserva tutto l’aroma dei chicchi appena macinati, anche se in commercio è facile trovare preparazioni già pronte di caffè macinato pronto all’uso.
Il caffè espresso invece, è stato proprio inventato per preparare un ottimo caffè in poco tempo, e anche in questo caso si trovano in commercio cialde e capsule monouso preconfezionate.
Tantissime persone ancora oggi preparano il caffè con la caffettiera napoletana chiamata anche Cuccumella.
Questa particolare caffettiera è composta da 4 parti
- serbatoio con un piccolo foro
- contenitore per il caffè macinato
- bricco per versare il caffè
- filtro in metallo
A differenza della classica moka, la cuccumella non fa uso della pressione generata dal vapore per spingere l’acqua verso il caffè, ma esclusivamente dalla forza di gravità.
Per gustare un ottimo caffè con questa particolare moka, bisogna macinare i chicchi di caffè in maniera più grossolana.
Infine esiste una ulteriore modalità nel preparare il caffè, ovvero il “caffè americano ” ovvero far passare attraverso un filtro pieno di caffè molta acqua calda e utilizzando una miscela leggera, non troppo amara, l’ideale sarebbe un arabica pura. In questo caso il caffè per un italiano però risulta annacquato.