I disturbi dello spettro autistico consistono in un complesso di disturbi dell’età evolutiva che colpiscono le capacità sociali, relazionali e affettive delle persone che ne soffrono.
L’autismo è un disturbo che è caratterizzato da gravi difficoltà nella comunicazione ed interazione sociale, su più livelli.
L’autismo infantile in particolare è caratterizzato da deficit nella reciprocità sociale, nel comportamento sia verbale che non verbale usato per la comunicazione, nelle competenze linguistiche, nella relazione.
Dato che dell’autismo infantile ancora oggi non si sa molto (ad esempio si ignora quali siano le cause certe del disturbo) e diagnosticarlo può essere complesso ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Cinzia Mamelli Psicologa e psicoterapeuta (https://www.cinziamamelli.it/). Essa ci spiega che l’autismo infantile è un disturbo eterogeneo, si può mostrare con diverse difficoltà nel comportamento del bambino; la diagnosi è complessa, anche perché non è facile notare compromissioni delle capacità relazionali del piccolo già nei primi mesi di vita. Come vedremo però vi sono alcuni indicatori che consentono di poter sospettare la presenza di autismo infantile anche nel neonato, sebbene per una diagnosi effettiva ed efficace è necessario aspettare almeno il terzo anno d’età. Vediamo quali sono i sintomi dell’autismo infantile.
I segnali dell’autismo infantile: come riconoscerli
La diagnosi dell’autismo infantile è un elemento di primaria importanza, che consente di iniziare il prima possibile un trattamento idoneo e che consente di poter trattare e curare l’autismo infantile diminuendo i suoi sintomi e quindi il suo impatto sulla vita del bambino.
L’autismo infantile come abbiamo detto è una malattia complessa, quindi non è facile stabilire subito quali siano i suoi segnali e neppure diagnosticarlo precocemente.
Tuttavia esistono alcuni specificatori, ovvero elementi che consentono di distinguere l’autismo infantile da altri disturbi, e che possono permettere di iniziare trattamenti già in tenera età (anche prima dei 12 mesi di vita). Gli specificatori dei disturbi dello spettro autistico sono soprattutto la presenza di deficit nella comunicazione, la difficoltà di avere comportamenti sociali, interessi ripetitivi e schematici, rigidità del bambino e difficoltà di espressione nella comunicazione verbale e non verbale.
In linea di massima l’autismo infantile colpisce la capacità sociale del bambino (quindi le sue abilità sociali), la comunicazione (possono avere problemi nello sviluppo del linguaggio), e i bambini autistici adottano spesso comportamenti molto ripetitivi, c.d. stereotipati, rigidi, e una routine che faticano a cambiare.
I sintomi dell’autismo infantile possono essere divisi in due categorie:
- sintomi di deficit comunicativo e sociale. Questi sintomi sono rappresentati da ritardo nello sviluppo del linguaggio nel bambino, anche senza problemi dell’udito. Il bambino può usare espressioni fuori luogo, o una sintassi insolita, o alterare il ritmo della frase. Spesso il bimbo che soffre di autismo infantile non è in grado di usare il linguaggio del corpo, fatica a cominciare le conversazioni, e usa monologhi parlando da solo. Tende a ripetere le stesse domande, anche in continuazione. La socializzazione nel bambino autistico è spesso lenta, compromessa, il bambino fa fatica a sviluppare la socialità con altri bambini e può avere anche scatti d’ira. Non ama il contatto fisico.
- Alterazioni del comportamento. Il bambino che soffre di autismo infantile spesso subisce anche alterazioni del comportamento, ad esempio effettua comportamenti stereotipati, resiste ai cambiamenti e dimostra una certa rigidità. Comportamenti comuni e ripetitivi sono il roteare, il dondolare, sbattere le mani. Il bimbo autistico predilige una routine molto rigida e schematica.
Nonostante l’autismo infantile sia spesso associato anche a disabilità intellettiva, accade anche che l’autismo infantile colpisca bambini con intelligenza normale o anche superiore alla media. In alcuni casi, i bambini autistici possono possedere doti anche straordinarie come capacità di calcolo matematico, musicale, memoria.