Gli errori da non commettere di fronte alla fotocamera

Gli errori da non commettere di fronte alla fotocamera

A cura di Andrea Materia

La fotografia professionale

Se il ritratto fotografico viene bene è uno dei migliori scatti possibili, non solo perchè può rievocare un ricordo piacevole come un matrimonio,
ma anche perchè è capace di mettere in risalto i particolari.

Nella fotografia per matrimonio, un fotografo professionista saprà trovare la giusta location, la corretta luce, l’esatto tempismo di scatto,
ma chi si pone davanti all’obiettivo deve anche sapersi mettere in discussione, osare, rendersi fotografabile nella maniera corretta.

In quanto fotografo professionista amo rendere i miei scatti unici ed indimenticabili, cogliendo ogni piccola sfumatura del momento ed
incorniciandola in fotografie matrimoniali indimenticabili.

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Gli errori da non commettere di fronte alla fotocamera

Sono tanti gli errori che il soggetto fotografato può fare davanti alla fotocamera, ma con un pizzico di attenzione è possibile agevolare il lavoro del fotografo,
divertendosi e risparmiando tempo.

Il primo errore da non commettere per un soggetto che sta per essere fotografato riguarda la sua posizione rispetto alla fonte di luce.
L’ideale sarebbe che il viso protagonista della foto sia illuminato onde evitare scatti in controluce o giochi di ombre particolari che vanno a falsare l’esito dello scatto.
Chi si pone davanti ad una fotocamera deve saper scegliere una posa quanto più possibile ferma per consentire al fotografo uno scatto che non sia caratterizzato dall’effetto mosso.
Per questo lui preferirà un diaframma piuttosto aperto con un tempo di esposizione breve, ma è importante che il soggetto abbia una certa fermezza, evitando movimenti.
Evitare di porsi frontalmente al vento è un altro buon consiglio: il vento diretto sul viso è vero che “lo pulisce” da eventuali capelli che possono disturbare lo scatto,
ma è anche vero che costringe un battito di occhi più frequente con una maggior possibilità di ottenere una fotografia che ritrae il soggetto con gli occhi chiusi.

Soprattutto nei matrimoni, quando è utile anche dare risalto a speciali acconciature o ad un abito particolare, una posizione lievemente obliqua è preferibile rispetto ad una totalmente frontale.

Un soggetto con abito bianco o comunque molto chiaro, dovrebbe evitare di porsi in scene che abbiano uno sfondo altrettanto chiaro.
Lo stesso vale per coloro i quali indossano abiti scuri, evitando proprio gli sfondi cupi (ad esempio lo sposo o alcuni invitati).

Spesso il soggetto fotografato vuole “strafare” con delle mimiche buffe e simpatiche, ma attenzione a non esagerare.
Uno degli errori più comuni è proprio quello di accentuare espressioni del corpo o del viso che possono apparentemente risultare divertenti,
ma dal punto di vista fotografico potrebbero creare delle ombre poco gradevoli, rovinando di fatto il ritratto.

Nella fotografia per matrimonio un classico sono le foto di gruppo: testimoni, parenti, amici, maschi, femmine, tutti hanno un’espressività, ma se si sta in gruppo è necessario uniformarsi agli altri.
Se tutte le espressioni del viso e del corpo appaiono naturali, un’espressione forzata e innaturale risulterà essere poco consona al momento e soprattutto fuori luogo.

Un altro errore tipico di posa per chi sta davanti alla fotocamera, sempre nelle fotografie di gruppo, è quello di alzarsi in punta di piedi per timore di aver poca visibilità.
Non essendo una posizione stabile, l’effetto mosso è pressochè matematico: meglio allora spostarsi e trovare un’altra collocazione nel gruppo.

Il fotografo non può sapere il numero di componenti esatti del gruppo fotografato e quindi è il soggetto che, dal fondo, deve essere in grado di capire la propria visibilità.
Per chi non svolge il lavoro di modello o di modella, assumere posizioni innaturali è un errore abbastanza comune e spesso è una delle principali cause di effetto mosso o addirittura sfocato.

Si devono assumere posizioni che consentano una certa stabilità e non che costringano a stare in equilibrio precario, soprattutto nella foto ritrattistica.

Molti soggetti assumono davanti alla fotocamera una posizione quasi di timidezza, tendendo ad incurvarsi ed apparire così un po’ goffi.
Questa posizione tenderà a farvi apparire più robusti. Posare mettendo un piede davanti all’altro, lievemente ruotato verso la fotocamera, consente di aiutare il corpo a mantenere una posizione più naturale, “smagrendo” la figura.

Spesso si tende a guardare la fotocamera sempre e comunque, ma una bella foto è tale anche se lo sguardo è distolto dall’obiettivo.
Puntare gli occhi verso una direzione diversa può far trasparire anche qualcosa in più rispetto ad un semplice ritratto estetico.
Inoltre potrebbe essere il modo più naturale per celare qualche difetto o inestetismo, come ad esempio un occhio arrossato, un segno di stanchezza oppure una cicatrice.

Alcune pose fanno apparire il protagonista della foto nervoso e non solamente osservando il viso, ma anche tutto il corpo.
Per questo motivo è bene che la persona fotografata riesca a mettersi nella posizione e nella condizione più naturale possibile, proprio per evitare di trasmettere un’impressione differente.

Un ultimo errore di cui andremo a parlare riguarda la posizione degli arti superiori.
Troppe volte non si sa dove e come posizionare le mani: tipica è la posa con le mani sui fianchi, ma questa tende ad essere troppo dura, dominante, quasi imperativa, oltre che ingrandire il soggetto.
Meglio piuttosto lasciarle cadere naturalmente lungo il fianco oppure metterne una in tasca con l’altra collocata all’altezza del ventre, con il dorso del polso a favore di fotocamera, evitando così di pronunciare eccessivamente la ripresa della mano.