I social sono una manna per la promozione del brand e dell’impresa, se utilizzati con attenzione. Sono uno strumento economico, a volte gratuito, per gestire la propria attività e dargli visibilità scegliendo il target ed utilizzando uno strumento di comunicazione oggi indispensabile: i social.
Negli ultimi tempi si vanno diffondendo le cosiddette storie, contenuti che permettono di raccontare momenti della propria giornata, emozioni e pensieri, e che possono essere sfruttati in chiave di promozione commerciale. Sia Instagram che Facebook che Snapchat utilizzano le cosiddette storie, ma pubblicare là o qua non è del tutto identico, anzi: i tre social hanno dei target diversi e di conseguenza vale la pena impostare una strategia social per concentrare le proprie energie ed attenzioni là dove essere possono essere meglio impiegate. Di conseguenza, è bene scegliere su quale social (o quali social) pubblicare le storie in modo da concentrare la propria attenzione verso il target migliore e ottimizzare i risultati. Vediamo quindi che differenze ci sono fra le storie di Instagram, Facebook e Snapchat e dove indirizzarsi per promuovere e dare visibilità al brand.
Le storie Instagram
Le storie su Instagram sono ottime per dare visibilità ai brand perché Instagram è il miglior social pensato per la diffusione delle storie, sia per il numero di utenti che tutti i giorni le creano e le condividono (circa 150 milioni al giorno) sia perché moltissimi utenti di Instagram seguono volentieri profili commerciali.
Le storie Instagram hanno una durata di 24 ore prima di sparire, ma oggi è possibile anche salvare le storie che si vuole mantenere senza scadenza sul proprio profilo.
Con 800 milioni di utenti attivi, e non solo giovanissimi, Instagram è un social davvero misto e c’è di tutto e di più. Le storie Instagram nascono come risposta a quelle di Snapchat ed hanno un approccio estremamente curato, con un archivio per foto, video e testi delle storie, possibilità di creare delle dirette o di fare delle domande al pubblico, possibilità di giocare con filtri, emoji, testi e contenuti in modo da personalizzare al massimo la propria storia. Sotto questo punto di vista le storie Instagram sono uno strumento vincente se usato dai brand, ed è possibile anche metterle in evidenza e dare loro una posizione privilegiata sul profilo.
Le storie Snapchat
Snapchat è un social pensato ed usato soprattutto da giovanissimi, il 79% dei suoi utenti ha fra i 13 ed i 18 anni. Per questo motivo è utile inserire storie su Snapchat se si ha come target un pubblico estremamente giovane. Si stima che gli utenti siano attivissimi e che aprano l’app almeno 25 volte al giorno; Snapchat è un ottimo strumento per mettere alla prova la propria capacità di creare degli effetti speciali e di colpire il pubblico molto giovane. A pagamento è possibile acquistare delle Ads, con video di 10 secondi fra uno sans e l’altro che permettono degli ottimi risultati dal punto di vista commerciale. L’utenza di Snapchat apprezza video commerciali non classici, molto spontanei e fuori dalle righe.
Le storie Facebook
Anche Facebook, non volendo restare indietro rispetto agli altri due social, ha inserito la funzionalità delle storie ma a dirla tutta non sono mai decollate.
La piattaforma, che conta più di 2 miliardi di utenti e che ha un target davvero diversificato – giovani, adulti, genitori ed addirittura persone over 65 – è utile per cercare foto, per stare in contatto con gli amici, per chattare e cercare notizie ma non viene davvero sfruttato a fondo il sistema delle storie. in tempo reale. Del resto le storie Facebook sono state inserite solamente a ottobre del 2017, da quasi un anno, e di conseguenza è uno strumento abbastanza nuovo ma in linea di massima possiamo dire che sul social blu non c’è un grande interesse per i contenuti in tempo reale e che gli utenti preferiscono invece i classici contenuti: c’è spazio quindi per la pubblicità a pagamento.