Il mestiere del sarto è un’arte antica, che viene tramandata di generazione in generazione. Il nostro paese è sempre stato molto apprezzato per l’elegante e meravigliosa arte sartoriale promossa a livello mondiale.
Moltissimi i giovani che vogliono lavorare nel mondo della moda, ma non altrettanti interessati a riscoprire l’arte sartoriale e a studiare ed applicarsi per lavorare come “sarti”.
L’arte del sarto richiede tempo, dedizione e precisione. Le abilità manuali devono essere molto sviluppate, ma non basta saper infilzare un ago. É necessario applicarsi se si vuole arrivare a lavorare nell’industria della moda, sia essa relativa abbigliamento all’ingrosso, piuttosto che al “su misura” per i clienti finali.
I ragazzi oggi si sento attratti forse solo dall’apparente scintillio superficiale che ammanta il mondo della moda e molti non riescono a capire il vero valore di questo nobile mestiere.
L’avvento del web però ha portato anche alcuni vantaggi. Sono cresciute le possibilità di imparare, ricercare e farsi notare, attraverso pubblicità e social.
Con una semplice ricerca online infatti, oggi è possibile scoprire sempre di più sui vari step che un aspirante sarto dovrà affrontare per coronare il proprio sogno di gloria.
Vediamoli assieme.
Formarsi per lavorare come sarti: un lavoro che richiede molto studio
Inserirsi nel settore della sartoria in Italia, oggi non è semplicissimo, ma nemmeno impossibile. Il primo passo da compiere è sicuramente quello relativo alla formazione di base.
In Italia esistono moltissimi corsi specifici sull’argomento, senza dimenticare poi gli IPSIA.
Tra i vari Istituti professionali di Stato per l’industria e l’artigianato, ne esistono moltissimi validi relativi al settore. Attraverso una formazione triennale, portano ad ottenere una qualifica nel settore della moda. Gli Istituti formano personale creativo, che nel giro di pochi anni, sarà pronto per essere inserito in atelier e sartorie, nazionali e non.
La formazione che viene impartita va a toccare molti argomenti:
- Elaborazione e interpretazione del figurino
- Rilevazione delle Misure per creare i modelli per diverse tipologie di abiti
- Concetti di vestibilità
- Lavorazione e trasformazione dei Cartamodelli
- Tecniche di sviluppo delle taglie
- Taglio della stoffa attraverso i cartamodelli creati
- Confezionamento di modelli a campione
- Modalità di controllo fattezze qualità e rifiniture del capo
- Tecniche per eliminare difetti
Questi e molti altri ancora sono i concetti trattati negli istituti che formano la futura generazione di sarti italiani.
Quanto guadagna un sarto professionista
L’istruzione mirata a far diventare un sarto il ragazzo che vuole applicarsi in questo settore, deve avere, tra gli altri obiettivi, quello di garantire uno stipendio più che decoroso.
Certo non sempre è così e molte sono le variabili che portano a sostanziali oscillazioni di retribuzione tra un impiego e l’altro. Ma in generale potremmo tirare le somme affermando quanto segue.
Usciti dagli istituti professionali, gli apprendisti possono trovare impiego presso fabbriche d’abbigliamento o, meglio ancora, presso delle vere e proprie botteghe artigiane.
Detto questo possiamo dire che lo stipendio medio di un apprendista potrebbe aggirarsi attorno ai 1200€ mensili. Altra cosa invece è, aver deciso di diventare un “Tagliatore Professionista”. In questo caso possiamo ambire a guadagnare anche 7000€ al mese (parliamo di alti livelli).
Essere sarto comunque non significa solo poter essere un semplice dipendente. Il mestiere che ci viene messo in mano, ci offre l’opportunità di lavorare anche in proprio. In questo caso lo stipendio varia dalla tipologia di lavoro svolto e dalla qualità di materiale ed opere realizzate.
Questo settore è ricco di opportunità, che possiamo dire essere letteralmente “nelle nostre mani”