La tecnica della tricopigmentazione è innovativa per gestire la calvizie in maniera totalmente naturale. Uno studio che viene svolto sul soggetto interessato anche in caso di alopecia, copertura delle cicatrici sino ad un semplice diradamento.
Scopriamo insieme che cos’è e le sue caratteristiche.
Che cos’è la tricopigmentazione
La perdita dei capelli, qualsiasi sia la causa, non provoca solo un disagio fisico ma anche psicologico. In moltissimi casi, sopratutto negli uomini, il diradamento può avvenire già dai primi anni subito dopo l’adolescenza.
Gli studi del settore che sono stati svolti da professionisti hanno condotto a diverse soluzioni. Tra le tante ecco che nasce la tricopgmentazione che è una disciplina specifica che tratta il cuoio capelluto, ricostruendo il capello ma solo per un effetto visivo particolare.
Come spiegano i professionisti dei Tricomedica Abbagnato, questo è un metodo innovativo che agisce con un micro deposito di pigmenti che vengono trattati sulla parte superficiale del derma.
Prima di andare nello specifico è necessario aprire una piccola parentesi: questa tecnica non deve essere confusa con un tatuaggio tradizionale, essendo un processo totalmente diverso e con l’ausilio di strumenti specifici. Il procedimento si basa su un lavoro di pigmentazione che viene svolto sul tratto superficiale della cute così da realizzare un effetto realistico e di alta qualità.
Non solo, un tatuatore tradizionale non potrà mai svolgere questo lavoro: i professionisti che si occupano di tricopigmentazione possiedono competenze tricologiche. Queste sono fondamentali per ottenere una analisi accurata del profilo fisiologico del soggetto interessato, arrivando alla soluzione più adatta.
L’intervento sarà progettato e adattato al fine di ottenere un effetto naturale a misura del paziente. Questa è una tecnica completamente moderna, che assicura la risoluzione estetica alle diverse tipologie di calvizie:
- Non ci sono cure quotidiane da svolgere
- Non è una tecnica invasiva e non lascia alcuna cicatrice
- Non ci sono protesi o microfibre in cheratina, senza provocare prurito – fastidio.
Quando scegliere la tricopigmentazione?
La tecnica della tricopigmentazione è consigliata a uomini e donne, previo studio della necessità ricreando l’effetto infoltimento totalmente naturale. È consigliata nel momento in cui:
- Si vuole ottenere un effetto ricostruttivo del capello rasato studiando il grado di diradamento (anche tenue)
- Si vuole infoltire e coprire una zona colpita da alopecia
- Si vuole ottenere un effetto ricostruttivo e/o correttivo in alcune zone che mostrano delle cicatrici
- Si desidera ottenere una ricostruzione a seguito di alopecia areata parziale oppure totale
- Si vuole avere un effetto ricostruttivo post autotrapianto di capelli
- Si desidera correggere un precedente trattamento con un esito non corretto o totale.
La tecnica si deve svolgere all’interno di un centro specializzato e sempre da un professionista del settore certificato. Nella maggior parte dei casi è totalmente indolore e non necessita dell’applicazione di creme anestetiche locali (si valuta naturalmente la condizione da soggetto a soggetto).
Le sedute vengono programmate in fase di analisi con il professionista, ma in linea generale possono essere tre: due in giorni consecutivi e l’ultima dopo un mese, al fine di eseguire il controllo e il risultato valutando l’effetto.