Gli interventi di chirurgia estetica al naso continuano ad essere tra i più richiesti da chi vuole migliorare il suo aspetto, dato che il naso continua a giocare un ruolo fondamentale nell’aspetto del nostro viso. In alcuni casi però, e talvolta anche se ci si è rivolti a dei buoni chirurghi, il risultato può non essere soddisfacente, vuoi perché l’intervento ha lasciato un risultato innaturale, vuoi perché invece non si è rimosso completamente il problema che stavamo cercando di attaccare.
In questo caso, pur con le dovute precauzioni, si può procedere con un intervento che è detto di rinosettoplastica secondaria, ovvero un intervento correttivo che va a rimuovere, o almeno cerca di rimuovere, i problemi che abbiamo trovato nel risultato della prima operazione.
Oggi ci occuperemo proprio di questo, ovvero degli interventi secondari al naso, che spesso, soprattutto nel caso in cui ci si rivolga a chirurghi di chiara fama e bravura, possono andare a correggere i risultati non eccellenti dei precedenti interventi.
Secondaria? Non è sempre e soltanto la seconda
In realtà negli studi dei chirurghi più affermati finisce praticamente di tutto: sono in molti ad intervenire infatti sul proprio naso più e più volte, con il risultato che il setto nasale è ormai così assottigliato e cicatrizzato da rendere molto difficile un intervento ulteriore, anche se, con l’utilizzo di nuovi materiali, si può in modo relativamente semplice per un bravo chirurgo, andare a ripristinare condizioni estetiche e funzionali pressoché impeccabili.
Come avviene l’intervento di rinosettoplastica secondaria?
Si tratta di un intervento che può non solo andare a rimodellare il naso rimuovendo parti che ne pregiudicano estetica e funzionalità, ma anche ad aggiungere nuove parti laddove il precedente o i precedenti interventi abbiano reso l’area troppo stretta o minuta per intervenire con un ulteriore assottigliamento o rimozione di materiale osseo e cartilagineo.
Per il resto, l’intervento di rinosettoplastica secondaria può essere considerato come assolutamente identico ad una rinoplastica o ad una rinosettoplastica standard, sia a livello di procedura che a livello di costi, fatti salvi ovviamente gli interventi più complessi, che devono andare a cercare di recuperare situazioni particolarmente problematiche causate da interventi errati nel passato.
Ci sono rischi collegati alla rinosettoplastica secondaria?
Ci sono gli stessi medesimi rischi (in realtà pochi) che riguardano anche la rinoplastica primaria, ovvero il primo intervento che interessa il naso. Infezioni, principalmente, ma anche convalescenze che non vanno per il meglio, rischi che possono però essere ridotti ricorrendo al parere, al consulto e all’intervento presso un professionista di chiara fama, che operi di frequente in questi frangenti.
Non basta infatti rivolgersi ad un chirurgo che svolga un paio di interventi di questo tipo al mese. Per gli interventi secondari di rinosettoplastica, che come abbiamo avuto modo di capire, sono estremamente più complessi degli altri, c’è la necessità infatti di affidarsi soltanto a chi sia un vero artista degli interventi al naso e possa al contempo garantire i più alti standard per quanto riguarda l’ambiente dove avverrà l’operazione.