Decidere di mangiare più sano è una scelta che tanti intraprendono: gli effetti positivi sono molteplici e ben noti e nessuno si pentirà mai di aver mangiato troppo sano nella vita.
Una delle cose più difficili in questo percorso però è rendere abitudine scegliere e preparare cibo sano; scegliere gli ingredienti giusti al supermercato e prepararli richiede spesso più tempo in confronto a prendere qualcosa velocemente al McDonald.
Centrifugati, estratti e smoothie sono la moda del momento e sono un ottimo metodo per aumentare considerevolmente la quantità di frutta e verdura consumata.
A seconda di cosa tu voglia preparare ti servirà un elettrodomestico diverso: una centrifuga per preparare centrifugati, un estrattore di succo per preparare gli estratti e un frullatore per gli smoothie.
Ma quali sono le differenze tra questi elettrodomestici?
Differenza tra centrifuga ed estrattore
La centrifuga utilizza lame sottili ed affilate per sminuzzare la frutta e la verdura inserite nel contenitore girando ad una velocità elevatissima, dai 6.000 ai 18.000 giri al minuto; questo processo genera una quantità di aria e di calore da frizione, che deteriora parzialmente le vitamine e alcuni elementi nutritivi presenti suscettibili alla temperatura. Grazie alla forza centrifuga generata e alla presenza di un filtro, il succo viene separato dalla fibra: da una parte esce quindi il succo e dall’altra una poltiglia umida.
L’estrattore di succo spreme la frutta e la verdura attraverso la coclea, che girando a meno di 100 giri al minuto (per i modelli migliori tale velocità è anche sotto i 50 giri al minuto) separa e divide il succo dalla polpa, ma con scarti inferiori rispetto alla centrifuga (lo “scarto” è quasi secco), in quanto applica una pressione elevata sui pezzi di frutta e verdura: l’estrattore permette di ricavare la quasi totalità del succo presente nei frutti e nelle foglie, scartando solo le fibre insolubili.
Quello che si ottiene è un succo, spesso chiamato “succo vivo“, in quanto la lenta spremitura non genera calore e tutte le vitamine, gli enzimi e tutti gli altri elementi nutritivi rimangono inalterati.
La velocità di rotazione quindi è una delle principali differenze tra centrifuga ed estrattore da tener presente prima dell’acquisto; la caratteristica, invece, che rende la centrifuga simile all’estrattore, è che il risultato finale è un liquido non denso e privo di fibre.
Differenza tra estrattore e frullatore
Dei tre il frullatore è l’elettrodomestico probabilmente più conosciuto e diffuso: lo smoothie (o frullato) si ottiene inserendo la frutta fatta a pezzi, con o senza buccia, all’interno del grosso bicchiere e frullando poi per qualche minuto.
La velocità di rotazione non è alta come in una centrifuga (anche se esistono modelli evoluti di frullatore con tali caratteristica), solitamente i giri al minuto non superano i 20 mila giri; è comunque una velocità sufficiente per generare abbastanza calore da alterare alcuni elementi nutritivi presenti nella frutta. Il risultato è un frullato contenente tutta la frutta iniziale, sia polpa che succo, solitamente denso (in base alla frutta scelta): spesso è necessario aggiungere acqua o latte se il composto è troppo denso.
Non essendoci scarti il frullato è ricco di fibre e degli elementi nutritivi che non soffrono per le alte temperature.
Si può quindi dire che frullatore e centrifuga sono due mondi a parte: l’estratto è un concentrato di vitamine, enzimi e tutto quello che frutta e verdura offrono senza la presenza di fibra.
Il frullato è semplicemente la frutta sminuzzata e scaldata un poco.
Differenza tra frullatore e centrifuga
Meno marcata la differenza tra frullatore e centrifuga; si potrebbe pensare alla centrifuga come ad un ibrido tra un estrattore ed un frullatore (potenziato).
La centrifuga possiede lame come il frullatore che girano ad elevatissima velocità, doppiando spesso la massima velocità di un frullatore. L’unione dell’effetto della forza centrifuga generata e del filtro separa la fibra dal succo per un risultato più simile a quello di un estrattore di succo (con molti elementi nutritivi in meno però).
Quale scegliere?
Dal punto di vista nutritivo l’estrattore di succo sembra la scelta obbligata, ma allora perché tanti scelgono le altre opzioni?
- Tempo: l’estrattore di succo richiede molto più tempo di tutti gli altri per preparare il succo e per essere pulito al termine. La centrifuga al lato opposto richiede pochi secondi di preparazione.
- Costi: un buon estrattore di succo costa molto di più di una buona centrifuga e ha un prezzo non paragonabile con un frullatore.
- Rapporto fattori positivi/negativi: è vero che il succo prodotto con un estrattore è il più sano, ma le differenze con una centrifuga possono essere minime in base alla frutta e alla verdura scelta (non tutte le proprietà migliori sono soggette a riduzione per via del calore). Inoltre anche il succo prodotto con un estrattore perde alcune proprietà nutritivi se non viene consumato nel giro di pochi minuti.
- Abitudine: il frullatore è l’elettrodomestico a cui tutti siamo abituati. Gli altri due sono relativamente recenti: si parla di 15/20 anni dalla loro introduzione. Quindi per tanti semplicemente la scelta dipende dalla poca conoscenza dell’argomento.