Il disturbo bipolare, conosciuto anche come depressione bipolare, è un disturbo psichiatrico particolarmente invalidante. La caratteristica principale di questo disturbo, da cui prende il nome, è l’alternanza di fasi di umore opposte tra loro. Chi soffre di un disturbo bipolare vive infatti l’alternanza, nel corso dei mesi, di lunghi periodi di depressione alternati a periodi di euforia. La probabilità di soffrire di un disturbo bipolare si attesta tra l’1 e il 2% e ci sono profonde cause genetiche che spiegano il disturbo.
Cause del disturbo bipolare
Nel corso del secolo passato e ancora oggi, la comunità scientifica non ha smesso di interrogarsi sulle cause che portano a sviluppare un disturbo bipolare. In particolare la ricerca si è concentrata su quello che è chiamato Disturbo Bipolare di tipo 1 che è la forma più grave e invalidante, caratterizzata da episodi depressivi e episodi maniacali. Durante gli episodi maniacali è possibile, oltre ad un patologico aumento del tono dell’umore, osservare agitazione psicomotoria, idee sproporzionate sul proprio valore fino a raggiungere deliri di grandezza e onnipotenza. Gli studi condotti per comprendere le cause del disturbo hanno dimostrato che, la principale causa del disturbo è di natura genetica. Gli studi condotti sui familiari di pazienti con disturbo bipolare hanno mostrato che, se la probabilità di sviluppare il disturbo per la popolazione generale è tra l’1 e il 2%, per i familiari sale al 10%, superando il 40% nel caso di gemelli. La vulnerabilità genetica, collegata agli stress della vita quotidiana, sembrano essere i principali responsabili dello sviluppo di un disturbo bipolare.
Sintomi del disturbo bipolare
I sintomi del disturbo bipolare sono legati alla fase che il paziente sta attraversando. Se il paziente si trova in fase depressiva i sintomi principali sono quelli tipici della depressione (tristezza cronica, apatia, perdita di interessi, perdita di energie e negativismo). Nella fasi maniacali invece il soggetto vive un aumento patologico del tono dell’umore e un aumento dell’attività psicomotoria. I sintomi della fase maniacale sono generalmente: aumento del tono dell’umore e visione grandiosa di sé, aumento della velocità del pensiero e logorrea, riduzione del bisogno di dormire e aumento delle attività giornaliere. I sintomi maniacali possono arrivare a veri e propri deliri.
Cura del disturbo bipolare
La terapia psicofarmacologica è il cardine della cura del disturbo bipolare. Il farmaco che ha mostrato i migliori effetti nel trattamento del disturbo bipolare sono i sali di litio. I sali di litio sono efficaci nel controllare il disturbo bipolare nel 40% dei casi e attenuare notevolmente i sintomi in un altro 45% dei casi. Nonostante questo i sali di litio sono mal tollerati dai pazienti per gli effetti collaterali più diffusi (nausea, diarrea, stanchezza, debolezza muscolare, tremore alle mani). Altri farmaci come acido valproico e carbamazepina, anch’essi utilizzati nel disturbo bipolare, hanno mostrato minore efficacia, ma vengono maggiormente tollerati dai pazienti per i ridotti effetti collaterali.
Terapia psicologica del disturbo bipolare
E’ bene sottolineare che una terapia psicologica, nel trattamento del disturbo bipolare, non sostituisce la terapia farmacologica che è indispensabile. L’intervento psicologico ha la funzione di lavorare, da una parte sulla qualità di vita, sulla riduzione dei fattori di stress e sull’accettazione del paziente verso la sua malattia. Dall’altra lavorare sul piano psicoeducativo. Ossia aiutare il paziente a riconoscere preventivamente quando sta iniziando una fase (maniacale o depressiva) per richiedere prontamente aiuto al medico psichiatra. E’ stato dimostrato infatti che interventi precoci nel trattamento del disturbo bipolare non solo limitano la durata degli episodi bipolari ma garantiscono una migliore qualità di vita globale alle persone.