L’ipertensione arteriosa è nota anche col nome di pressione minima alta. In genere questo valore va ad indicare la forza che il sangue esercita sulle pareti delle arterie fra un battito e l’altro e consiste in un parametro molto importante per la salute. Infatti se si rileva la pressione minima alta bisogna intervenire sulle cause che possono averla scatenata, prima che possa causare qualche problema di salute come ictus e infarti.
Questo disturbo è caratterizzato dalla presenza di una pressione sanguigna più alta dei valori normali.
La pressione minima alta può essere individuata per mezzo dell’apposito strumento che serve per misurarla.
L’unico modo per poter tenere sotto controllo questo parametro così fondamentale per la salute del corpo è sottoporsi spesso al controllo della pressione, in modo da capire se i valori alti siano causati da una forte emozione, da uno sforzo fisico intenso, o al contrario siano la spia di qualcosa che non va. La misurazione va sempre compiuta da una persona abilitata e competente.
Si tenga presente che i valori della pressione minima dovrebbero restare fra i 60 ed i 79 mm Hg.
Se i valori raggiungono i 80-89 mm Hg, allora ci si trova in uno stato di pre ipertensione. Se invece i valori superano i 140-90 mm Hg, lo stato è di vera e propria ipertensione arteriosa.
Le cause della pressione alta possono essere diverse, questo fenomeno può quindi dipendere da tanti fattori.
In primis l’ipertensione arteriosa può essere scatenata senza una causa nota. In questo caso si parla di ipertensione primitiva o di ipertensione idiopatica. L’ipertensione arteriosa senza causa nota consiste nel 95% dei casi; nel restante 5% dei casi, essa è dovuta ad una patologia come l’insufficienza renale.
I sintomi dell’ipertensione arteriosa sono generici: mal di testa, palpitazione, nervosismo, sensazione di stanchezza, ronzio alle orecchie, vertigini, sensazione di non reggersi in piedi.
Ipertensione arteriosa: prevenzione e rimedi
Secondo recenti stime, la pressione minima bassa colpisce il 25/30% della popolazione mondiale, in special modo gli anziani. Sopra i 65 anni le persone che soffrono di ipertensione raggiungono quota l’80%.
Si ritiene che l’ipertensione arteriosa possa essere favorita da alcuni fattori di rischio, come per esempio il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol, un’alimentazione molto ricca di grassi di origine animale e non bilanciata, la vita troppo sedentaria. Anche l’assunzione di farmaci anticoncezionali e cortisonici possono avere un ruolo nella pressione minima alta.
Secondo gli esperti, per cercare di prevenire (ed anche di rimediare) all’ipertensione arteriosa bisognerebbe modificare il proprio stile di vita.
Via quindi le sigarette, alcolici, lo stress; bisognerebbe cercare di muoversi tutti i giorni almeno 30 minuti (può anche bastare andare al lavoro a piedi, fare le scale anziché prendere l’ascensore) e cercare di optare per un’alimentazione povera di grassi animali, ricca di verdure.
Fra i farmaci che possono essere assunti contro l’ipertensione arteriosa ricordiamo i beta bloccanti, gli ace-inibitori, i diuretici, i calcio antagonisti, alfa-bloccanti, vasodilatatori. Devono essere assunti solo su indicazione del medico e seguendo attentamente la sua posologia.