È una spia, un campanello d’allarme che vede il nostro organismo segnalare la presenza di un danno ai tessuti. Il dolore è definito dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP, International Association for the Study of Pain) come un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a danno tissutale effettivo o potenziale, o descritta in termini di tale danno.
Un’esperienza che consta di due principali componenti, quella sensoriale vera e propria, connessa alla percezione, e quella emotiva, prettamente psicologica e soggettiva, variabile da individuo a individuo in base a quelle che sono le emozioni, le precedenti esperienze, o il contesto sociale di riferimento.
Tre le tipologie di dolore individuabili: procedurale, acuto, e cronico. Ed è proprio quello cronico – quello che cioè persiste nel tempo – ad essere assai debilitante e a generare problematiche non solo fisiche ma anche psicologiche e relazionali a coloro i quali ne sono affetti. Mal di schiena, cefalea, artrite, per citarne qualcuna, si profilano come le più frequenti manifestazioni di dolore cronico, che se perduranti possono seriamente inficiare la propria vita.
La terapia del dolore, allora, interviene al riguardo in maniera efficace, alleviando la sofferenza e migliorando la qualità della vita stessa. Diversi sono gli approcci, sia farmacologici – analgesici, FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) o antidepressivi ad esempio – che non, come radiofrequenza e fisioterapia, tecniche di rilassamento e cognitivo-comportamentali.
Ma una potente risorsa per far fronte alle patologie dolorose è rappresentata anche dalle microcorrenti. Scopriamone qualcosa di più proseguendo nella lettura.
In particolare, le microcorrenti
Di recente acquisizione in Italia, le microcorrenti rappresentano una rivoluzione a tutti gli effetti, in ambito fisioterapico, per curare determinati disturbi, come pure estetico, per combattere gli inestetismi dovuti all’avanzare dell’età.
Di cosa si tratta? Dell’erogazione, appunto, di microcorrenti, focalizzate mediante appositi dispositivi sull’area in questione. Trattamento innovativo, esse si basano sull’elettricità che presiede ai processi fisiologici, mantenendo attivo il potenziale elettrico tra le pareti cellulari e i diversi tessuti.
La caratteristica delle microcorrenti è data dall’essere di intensità similare a quella delle correnti prodotte all’interno del corpo (correnti endogene), individuate come una delle parti più attive nel processo di guarigione dei tessuti stessi.
Da principio circoscritte esclusivamente alle infiammazioni ed alle problematiche a carico dei muscoli, le microcorrenti hanno esteso il proprio campo di applicazione, adoperandosi in molte altre situazioni, come borsiti e tendiniti, edemi e gonfiori, mal di testa e osteoporosi, ferite a legamenti e tendini e rilassamento dei muscoli. Situazioni in cui si rivelano di grande supporto e beneficio, ristabilendo il benessere iniziale e l’equilibrio necessario al corpo.
La grande novità, al riguardo, è costituita dall’utilizzo di speciali indumenti ed accessori, frutto dei più moderni studi e progettati per specifiche algie. Agevoli da indossare e confortevoli, sia durante il giorno che la notte.
Chi visita il sito web troverà allora il marchio brevettato da un’azienda evolutasi con il trascorrere del tempo, che dopo anni di ricerca ha dato vita ad un filato unico nel suo genere – clinicamente testato e brevettato in 28 Paesi – fatto di fibre di silicio, rame e zinco, capace di attutire il dolore e di velocizzare la ripresa. Con l’esercizio di una regolare biostimolazione tesa a ristabilire il microcircolo.
Un tessuto speciale: più tipologie per più esigenze
Dolori acuti e cronici potranno essere efficacemente curati grazie ad un semplice dispositivo da indossare, che manifesta la sua utilità in presenza di più problematiche, rappresentate da infiammazioni e traumi, o da edemi e patologie degenerative e da sovraccarico.
Sì perché è ampia la gamma di prodotti disponibili, tale da rispondere alle diverse necessità individuali: si pensi ad esempio all’artrosi o al mal di schiena, entrambe molto frequenti, che oltre ad essere gestite con i classici rimedi – quelli maggiormente conosciuti – possono essere efficacemente trattate con le microcorrenti, il cui potere terapeutico si sprigiona attraverso questo innovativo filato, benefico e comodo al contatto con la pelle.
Una soluzione per ogni esigenza, dunque: è sufficiente solo individuare il proprio disturbo per trovare agevolmente il rimedio che più fa al caso proprio, sia esso costituito da una ginocchiera o una cavigliera, da una fascia lombare o una polsiera, solo per fare qualche esempio al riguardo.
Il risultato? Rigenerazione dei tessuti e riattivazione della microcircolazione, con dolore progressivamente ridotto e risultati testati già a seguito delle prime due settimane di utilizzo.
La terapia integrata nella cura del dolore
Il dolore cronico affligge un gran numero di persone, profilandosi come autentica malattia che condiziona la propria esistenza, invalidandola a più di un livello. E la terapia del dolore – come sottolineato – si pone quale soluzione dai tanti vantaggi e benefici, offrendo la necessaria assistenza in tal senso.
Proprio alla luce della sempre maggiore presenza delle patologie dolorose, allora, e del sempre maggiore impatto che esse hanno sulla sanità pubblica, è importante mettere in evidenza come la precitata IASP abbia scelto la terapia integrata quale tematica dell’Anno Mondiale contro il dolore 2023. In considerazione della complessità dell’argomento dolore e della sua migliore classificazione e comprensione attraverso diverse metodologie.
L’obiettivo è quello di informare ed aggregare, coinvolgendo non solo gli specialisti ma anche il pubblico, nell’illustrazione di quelli che sono i trattamenti disponibili e i vantaggi derivanti da una cooperazione tra gli stessi.