La formazione professionale è il percorso che permette di potersi inserire (o rientrare) nel mondo del lavoro. Il percorso di formazione può essere di due tipi, a seconda della tipologia di persone a cui è rivolta.
Si parla infatti di formazione professionale iniziale quando questa è indirizzata ai giovani che devono inserirsi per la prima volta nel mercato del lavoro.
Nel caso invece di una formazione professionale continua, l’obiettivo è di formare persone adulte che vogliono apprendere nuove competenze professionali perché rimaste disoccupate o per migliorare il loro status lavorativo.
In un mondo del lavoro sempre più flessibile, la formazione professionale continua è diventata una condizione obbligatoria per trovare nuove occasioni lavorative.
Un’attitudine che gli inglesi chiamano “lifelong learning” e che descrive, appunto, un apprendimento continuo per tutte la durata della vita professionale.
Come si può leggere su questo articolo sul tema dei fondi interprofessionali, sono tanti ormai gli strumenti per i lavoratori per apprendere nuove competenze obbligatorie o facoltative.
Formazione professionale continua e permanente: le differenze
La formazione professionale continua, come detto, riguarda i lavoratori che sono rimasti disoccupati e che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro.
L’obiettivo, in questo caso, è di apprendere una nuova professione per ripartire da zero o per chi spera in un migliore inserimento nel mondo del lavoro anche in età adulta.
La formazione professionale continua non è da confondere con la formazione professionale permanente. Due tipologie di formazione che possono essere molto simili, ma che si differenziano per gli obiettivi che si possono raggiungere.
La formazione permanente, infatti, sta a indicare il percorso che un individuo fa per qualificarsi come professionista, grazie all’ottenimento di attestati e certificati professionali.
Una volta diventati professionisti si possono seguire corsi di formazione continua per aggiornare le competenze in loro possesso. Questo permette di poter evolvere nel corso della propria carriera e di svolgere mansioni più gratificanti e meglio retribuite.
La formazione professionale continua, conosciuta anche come lifelong learning, è quindi fondamentale per la crescita aziendale visto che permette di poter svolgere mansioni diverse all’interno di un’azienda.
I corsi di formazione permettono, inoltre, di poter essere sempre aggiornati sulle ultime normative che, come noto, sono spesso soggette a cambiamenti.
Per essere più chiari, la formazione professionale permanente è quella che permette a un individuo di diventare un professionista, come ad esempio un docente.
Nel corso della propria carriera da insegnante però, il docente sarà costretto a seguire dei corsi di formazione continua per poter svolgere la sua attività, apprendendo magari nuove tecniche di insegnamento.
Per questo motivo i corsi di formazione sono obbligatori per alcune figure professionali come commercialisti, avvocati e notai.
Le motivazioni che spingono la frequentazione dei corsi di formazione professionale continua sono molteplici.
Oltre all’accrescimento delle proprie competenze, infatti, si può migliorare sé stessi per essere più appetibili agli occhi delle altre aziende.
Apprendere nuove tecniche di lavoro, inoltre, consente di perfezionare il proprio lavoro e di essere più performante. Non a caso vengono previsti dei corsi sul coaching manageriale ad esempio, per migliorare le performance di leadership anche di professionisti e team manager già in carica.
Un altro aspetto importante è la possibilità di poter conoscere ed entrare in contatto con altri professionisti con cui confrontarsi.