I Cinque Riti Tibetani sono 5 esercizi riconducibili allo yoga che sono stati descritti da Peter Kelder nel suo opuscolo “The Eye of Rebelation”, che poi è stato ristampato come “Ancient Secret of the Fountain of Youth”; Edizioni Mediterranee li ha pubblicati in italiano come “I cinque tibetani”.
Per poter capire i benefici di questi esercizi bisogna introdurre l’argomento chakra.
I chakra sono dei campi elettromagnetici, ovvero dei vortici di energia che si trovano nel corpo eterico (energetico) in determinati punti; 7 di questi sono i principali ed è qui che entrano in gioco i 5 Riti Tibetani, ovvero 5 esercizi di Yoga che lavorano sui 7 chakra principali con il fine di avere uno stato ottimale di salute.
Effettivamente, quando l’energia non gira bene nei chakra, ci si ammala, anche perché essi sono connessi alle 7 principali ghiandole endocrine, i cui ormoni regolano tutte le funzioni del corpo, incluso il processo d’invecchiamento.
Ecco quindi che il corpo eterico o energetico è strettamente collegato al corpo fisico o materiale e quindi per avere un buon stato di salute bisogna lavorare “fisicamente sull’energia”, ovvero: gli esercizi fisici si riflettono sul corpo eterico e sulla circolazione dell’energia, così come la circolazione dell’energia si riflette sul corpo fisico.
I 5 Riti Tibetani, come ogni pratica Yoga, vengono svolti in ripetizioni dispari (3,5,7, 9, ecc.), in quanto si ritiene che i numeri perfetti sono dispari. Chi è già pratico di Yoga potrà iniziare con 7 o 9 ripetizioni di ogni esercizio, mentre che i principianti è meglio che la prima settimana facciano 3 ripetizioni; inoltre ogni settimana bisognerebbe aumentare il numero di ripetizioni (sempre in numero dispari) fino ad arrivare a 21. Al termine di ogni esercizio bisogna prendere una pausa che serve a permettere di stabilizzare, mantenere e far circolare l’energia del nostro corpo.
Il Primo Rito Tibetano attiva tutti i 7 chakra principali, facendo scorrere liberamente l’energia; ma soprattutto lavora al settimo chakra, quello della corona, anche detto Sahasrara e che è il nostro collegamento con il piano divino.
Il Secondo Rito Tibetano attiva i chakra 1, 2, 3 e 5 e aiuta a combattere lo stress.
Il Terzo Rito Tibetano lavora sui chakra 3, 4, 5 e 6 e in concreto aiuta a gestire le proprie emozioni, riducendo i dolori e le paure. Dal punto di vista fisico, questo esercizio potenzia i muscoli della schiena, garantisce un massaggio benefico agli organi interni e migliora la flessibilità della colonna vertebrale, dove sono disposti i vari chakra.
Il Quarto Rito Tibetano attiva i chakra 3, 4 e 5. Dal punto di vista fisico, questo esercizio rinforza i muscoli della schiena, delle gambe e delle braccia.
Il Quinto Rito Tibetano lavora su tutti i 7 chakra principali, allevia lo stress, dona energia al corpo e rinforza braccia e gambe.
Per poter vedere i risultati bisogna fare gli esercizi ogni mattina appena svegli, tanto non c’impiegano oltre 15 minuti, anche se alcune persone preferiscono farli la sera. Ad ogni modo dopo i 21 giorni vi renderete conto che funzionano davvero!
Per scoprire come praticare i 5 riti tibetani potete trovare maggiori informazioni su questo articolo di AtuttoYoga