In questi ultimi mesi, grazie anche agli importanti incentivi fiscali previsti da Superbonus 110 e dal bonus facciate, sono sempre di più i cantieri aperti per le ristrutturazioni di edifici esistenti. Allo stesso modo, terminata la fase critica della pandemia, sono ripartiti anche i cantieri per le nuove costruzioni. Insomma, le nostre città cambiano sempre più fisionomia e architetti, ingegneri e responsabili dei lavori sono impegnati tra mille cose da verificare e incombenze da rispettare. Anche se in apparenza potrebbe apparire un piccolo dettaglio all’interno di progetti tanto grandi, c’è un elemento che non va trascurato in ogni palazzo, a maggior ragione se si tratta di un condominio con numerosi appartamenti: il casellario della posta. Sebbene in una prima, superficiale considerazione possa sembrare quasi irrilevante, la corretta progettazione e identificazione delle caselle per la posta in fase di lavori può dare valore all’intera proprietà, soddisfare le esigenze dei proprietari e soprattutto far risparmiare un bel po’ di soldi perchè evita successivi aggiustamenti in corso d’opera.
Pianificare in anticipo
Il buon senso ci dice che dovremmo sempre considerare tutti gli aspetti importanti quando si ristruttura o si costruisce un edificio. A maggior ragione un elemento fondamentale come i casellari postali, obbligatori per legge e che devono rispondere a una serie di caratteristiche ben precise, come le cassette postali prodotte e commercializzate da Varbox, professionisti del settore di lunga data. Tuttavia, i progettisti spesso tendono a posticipare l’inserimento delle caselle nel layout, rischiando poi di dover correre ai ripari a lavori effettuati. Invece, esistono aziende specializzate che sono in grado di integrare nel progetto la cassetta per le lettere ideale per dimensioni, design, esigenze, funzionalità e specifiche richieste. Proprio così, perchè “giocare” d’anticipo permette davvero di risparmiare tempo che, in questi casi, è davvero denaro.
Soluzioni su misura
Non esiste un’unica soluzione adatta a tutte le casistiche. Le variabili sono molteplici: numero di appartamenti e uffici (e quindi di caselle), spazio a disposizione per il collocamento, scelte estetiche e stilistiche che si sposino con il look generale del contesto e dell’edificio… In sintesi, a condizione che vengano seguite le normative previste, il casellario postale può essere veramente realizzato su misura, in modo che si integri nel progetto e risponda a tutte le necessità di funzionalità e accessibilità. Tra l’altro una scelta nel segno della qualità assicura una lunga durata del casellario e pochi interventi di manutenzione. Ancora una volta, a vantaggio del risparmio.
Dove collocare il casellario
La collocazione del casellario postale condominiale deve sottostare ad alcuni principi stabiliti dal Decreto Legislativo emanato dal Ministero delle Comunicazioni il 9 aprile 2001 e successivamente integrato dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 ottobre 2008. In sintesi, si dice che le “Cassette per la distribuzione degli invii semplici devono essere installate, a spese di chi le posa” ed essere “Accessibili al portalettere. Lo scomparto di deposito, la forma e le dimensioni dell’apertura devono rispondere alle esigenze del traffico postale e risultare tali da consentire di introdurvi gli invii senza difficoltà particolari. Le cassette devono recare, ben visibile, l’indicazione del nome dell’intestatario e di chi ne fa uso”. E ancora, “Le cassette devono essere collocate al limite della proprietà, sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile, salvi accordi particolari con l’ufficio postale di distribuzione”. Ciò significa che il casellario postale dovrebbe trovarsi all’esterno del perimetro condominiale, in un unico punto, senza che il postino abbia la necessità di citofonare per accedervi. Tuttavia, questa norma può essere adattata in caso di edifici storici che non hanno la possibilità di posizionare le cassette all’esterno: non è raro, infatti, che queste – a maggior ragione in presenza di una portineria – siano poste nell’androne del palazzo. Un altro elemento sostenuto dal Decreto è che le caselle siano facilmente accessibili da tutti i condomini, anche quelli che hanno problemi di mobilità o altre disabilità. Se così non fosse, e la collocazione del casellario non risultasse conforme, l’ufficio postale potrebbe richiedere il suo spostamento e il condominio dovrebbe provvedere.
Comodità e privacy
C’è un altro aspetto da considerare quando si sceglie un casellario postale: le misure e la sicurezza. Oltre alle indicazioni contenute nel decreto ministeriale, la normativa europea UNI EN 13724 ribadisce che le dimensioni delle caselle postali siano sufficienti ad accogliere agevolmente – cioè senza piegare o forzare – plichi del formato A4. Un’ulteriore questione è quella riferita alla privacy: la norma europea afferma che le singole cassette postali debbano essere dotate di appositi dispositivi anti-prelievo, in modo che sia rispettato il diritto alla riservatezza di ogni condomino.
Insomma, quello che sembra un dettaglio all’interno di un progetto edilizio – la scelta di un casellario postale – ha invece molte più sfaccettature e criticità rispetto a ciò che erroneamente si pensa. Compiere la scelta giusta, fin dall’inizio, evita davvero di incorrere in sanzioni o costosi aggiustamenti a lavoro terminato. Costi che, inevitabilmente, ricadrebbero sul condominio.