Ci sarà sicuramente capitato di incontrare o di conoscere una persona che si preoccupa ossessivamente della propria salute e che si reca dal medico al primo accenno di raffreddore.
Ci troviamo di fronte ad un soggetto ipocondriaco, ossia un soggetto che ha sempre paura di ammalarsi. Nel momento in cui si avverte il minimo dolore si entra in uno stato d’ansia che tende ad aumentare con il trascorrere delle ore.
Cerchiamo di capire in cosa consiste l’ipocondria e quali sono i suoi sintomi tipici: a tale proposito lo abbiamo chiesto anche al Dottore Danilo Maffei (www.danilomaffei.it), che ci ha sintetizzato i 6 sintomi che ci permettono di riconoscere l’ipocondriaco.
Ipocondria: che cos’è?
Per ipocondria si intende la convinzione di una persona di avere o di sviluppare una malattia di particolare gravità. Il punto di partenza di questa situazione sono tre stati d’animo ossia ammalarsi, soffrire e morire.
Le patologie che gli ipocondriaci hanno maggiore paura di contrarre sono:
- le malattie cardiovascolari come l’infarto
- le malattie cerebrovascolari come l’ictus
- tutte le patologie di tipo oncologico
- le malattie neurodegenerative.
Il fatto che gli ipocondriaci concentrino la loro attenzione su queste patologie è ovvio: sono quelle che comportano in assoluto un maggiore grado di gravità, che nel tempo con l’aggravarsi della situazione può portare fino al decesso.
Quali sono gli elementi che permettono di diagnosticare l’ipocondria?
Dal punto di vista medico, l’ipocondria è stata definita come “Ansia Connessa allo Stato di Salute” e in base ad uno studio americano sono stati identificati 6 sintomi tipici.
Un primo segnale è avere una costante e intensa preoccupazione di contrarre una malattia grave. Ad esempio se si avverte un formicolio alle braccia, si pensa subito ad un principio di infarto e gli eventuali esami con esito negativo sono considerati un errore medico.
Il secondo elemento tipico dell’ipocondria riguarda la sintomatologia della malattia che si pensa di avere: il fatto che non ci siano sintomi o che siano lievi significa che la malattia non è ancora progredita ma lo farà nel tempo.
Il terzo elemento è rappresentato dal fatto di soffrire costantemente di uno stato d’ansia che si accompagna a una preoccupazione continua per il proprio stato di salute.
Più che da una sintomatologia fisica, l’ansia viene generata dalla paura di ammalarsi, soffrire e poi morire.
Altro elemento che identifica un soggetto ipocondriaco è il fatto di gestire la paura della malattia con comportamenti maladattivi: i comportamenti tipici sono quelli di controllare continuamente lo stato di salute, recarsi dal medico per farsi visitare e sottoporsi a visite specialistiche.
Il quinto elemento tipico dell’ipocondriaco è la paura di soffrire di una malattia, che si possa sviluppare e progredire in un periodo di almeno 6 mesi.
Nei periodi di stress questo stato d’ansia potrebbe ulteriormente acuire.
Infine, un altro “campanello d’allarme” dell’ipocondriaco è soffrire del “Disturbo del Panico” o “Disturbo d’Ansia Generalizzato”.
Per essere certi che un eventuale stato d’ansia dipenda da ipocondria è sufficiente rivolgersi al proprio psicologo o psicoterapeuta di fiducia.