Ritenute su utili distribuiti da società ritenute a titolo di acconto: cosa significa e come versarle con il modello F24
È prassi, quando l’andamento della società lo permette, procedere alla distribuzione di dividendi in seguito all’approvazione del bilancio annuale.
La normativa, tuttavia, prevede particolari vincoli:
- Richiede l’approvazione di una decisione da parte dell’assemblea,
- Impone che gli utili risultino a bilancio e siano conseguiti regolarmente
- Sancisce che non ci siano perdite del capitale sociale, diversamente è necessario diminuirlo in misura corrispondente oppure reintegrarlo
In assenza di uno o più dei requisiti sopra indicati, non è possibile erogare acconti su dividendi se non nei casi indicati nell’articolo 2433-bis (aziende quotate in borsa oppure soggetti finanziari, per fare due esempi).
I riflessi di natura fiscale
In linea di massima, la distribuzione degli utili tra i soci comporta la produzione di un reddito di capitale soggetto a diversa tassazione.
Infatti, si registra la seguente differenziazione:
- Socio titolare di partecipazione qualificata (dal% per gli utili creati in capo alla società fino al 2007, al 58.14% per quelli degli anni a seguire)
- Socio titolare di partecipazione non qualificata con tassazione fissa del 26%
Nel caso in cui la società operi la ritenuta a titolo d’imposta, i pagamenti delle somme trattenute dovranno essere eseguiti entro il 16 del mese seguente il trimestre solare del versamento del dividendo, utilizzando il codice tributo 1035 ed il modello F24.
Compilazione del modello F24
La compilazione deve essere così fatta:
- Codice tributo 1035,
- Scrivere il mese di riferimento in numeri (ad esempio 06),
- Riportare l’anno d’imposta in cui si effettua il versamento,
- Scrivere la somma totale delle ritenute,
- Indicare la somma degli importi a debito indicati nella sezione Erario,
- Indicare la somma degli importi a credito, se ve ne sono,
- Fare la somma dei due importi, indicando il saldo complessivo
- i campi relativi al codice ufficio ed atto, invece, sono da lasciare vuoti
Questo è quello che bisogna fare quando l’oggetto di distribuzione è una riserva fiscalmente considerata di utili e non di capitale. Nel caso in cui la società scelga di dividere riserve di capitale, fiscalmente sarebbero tassate in capo ai soci.